Pneumatici usurati: in arrivo nuove regole dal 2024

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Verificare l'usura degli pneumatici è importantissimo per gli automobilisti: ne abbiamo parlato in molti nostri articoli ed è un argomento sempre centrale durante il cambio gomme.

A tal proposito nel 2024 verrà introdotta una nuova norma realizzate dall'Unione Europea con l'aiuto di  una commissione speciale a cui hanno aderito i maggior produttori di pneumatici tra cui: Bridgestone, Continental, Goodyear, Michelin, Nokian e Pirelli.

Insieme hanno fissato nuovi criteri per l'omologazione degli pneumatici usurati tenendo conto delle esigenze di sicurezza, rispetto dell'ambiente e allungamento della vita utile delle gomme.

Vuoi sapere di più sulla normativa europea? Continua a leggere l'articolo.

In questo articolo troverai

Il regolamento 117 UNECE

Durante l’acquisto di un nuovo treno di pneumatici un automobilista può fare affidamento sull’etichettatura europea e sull’esperienza del proprio gommista di fiducia, ma nessuno è in grado di prevedere il comportamento delle gomme nel tempo e il suo deterioramento.

Sono molte le variabili che incidono sul consumo del battistrada, tra cui: tipologia di veicolo, stile di guida, tipologia di tracciato che viene percorso abitualmente.

Dopo la recente riunione dell’Informal Working Group on Wet Grip on Worn Tyres (IWGWGT) presso la Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite (UNECE) è stato deciso un nuovo aggiornamento della normativa 117 (Unece)

Il nuovo regolamento prevederà da luglio 2024 che tutti gli pneumatici di nuova omologazione dovranno superare dei test specifici di aderenza sul bagnato con battistrada usurato, naturalmente con relativi parametri e soglie definite.

Nuovi test sul bagnato per pneumatici usurati

In Italia, il codice della strada definisce il limite minimo di usura di uno pneumatico a 1,6 mm: questo valore non assicurerebbe le migliori prestazioni sopratutto sul bagnato, ma non tiene conto dei progressi tecnologici che sono stati effettuati durante gli anni da parte delle case prodruttrici.

Mentre alcune delle caratteristiche della gomma rimangono invariate nel tempo o addirittura fanno registrare dei miglioramenti (come resistenza al rotolamento e comportamento sull’asciuto) le prestazioni sul bagnato, con l’usura della gomma, peggiorano.

Durante il tavolo di lavoro dell’IWGWGT, formato dai alcuni dei più importanti produttori rappresentati dall’Etrto (European Tyre and Rim Technical Organisation), si è stabilito il come omologare gli pneumatici usurati aggiungendo il metodo di prova normalizzato al regolamento 117 UNECE nella parte relativa alle prestazioni sul bagnato.

Inoltre, è stata definita l’altezza minima del battistrada usurato a 2mm (ottenuto per mezzo di raspartura al banco) in prossimità del limite legale di usura, e con l’ introduzione di una soglia circa le prestazioni di frenata sul bagnato.

Il Cronoprogramma

L’ esito dei test potrebbe fornire importanti novità in termini di sicurezza di guida, sostenibilità ambientale e trasparenza nei confronti dei consumatori al momento dell’acquisto del nuovo set di pneumatici. Inoltre, permetterà agli automobilisti di valutare il livello di usabilità e quindi di capire se è il caso di procedere con il cambio.

Come verrà introdotta questa nuova omologazione?

  • Da inizio 2023 verrà definito un metodo di prova valido.
  • Da luglio 2024 entrerà in vigore l’obbligo del metodo di prova per pneumatici usurati sul bagnato per tutte le nuove omologazioni
  • Da luglio 2026 ci sarà l’obbligo del metodo di prova per tutti gli pneumatici auto nuovi.

In futuro sicuramente sarà valutata l’estensione anche ad altre classi di pneumatici come C2, per veicoli commerciali leggeri, e C3, per i veicoli commerciali pesanti.

Oltre che risparmiare sui costi e sull’impatto ambientale questa novità permetterà di alzare il livello di sicurezza stradale eliminando dal mercato i prodotti di scarsa qualità, o che non rientrano nei valori minimi previsti.

 

 

Don’t be mona: be wise, drive safe.

Il Team Saccon Gomme

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