Cosa sono le calze da neve
Per chi ancora non le conoscesse, le Autosocks o calze anti-neve sono dispositivi per pneumatici realizzati in tessuto con lo scopo di assicurare più aderenza su strada.
Sono in poliestere per cui molto delicate: se per esempio viaggiamo su un manto stradale non totalmente innevato si usurano più facilmente per cui bisogna cercare di usarle nella maniera adeguata.
Sono molto semplici da montare: bisogna rivestire la porzione superiore e laterale delle ruote motrici, e spostare l’auto di qualche centimetro per ricoprire anche la parte rimasta scoperta. L’aderenza delle ruote sarà una conseguenza del veicolo in movimento.
Una volta installate dovrai rispettare il limite di velocità di 50 km/h.
Tra i vantaggi delle Autosocks c’è sicuramente il fatto che non rovinano le gomme dell’auto e producono meno vibrazioni. Sono utilizzabili sui veicoli dotati di pneumatici non catenabili, e garantiscono una guida sicura sulla neve.
Un contro, rispetto alle catene, è che vanno sostituite più volte a causa della loro delicatezza.
La storia
Il decreto ministeriale emanato il 10 maggio 2011 disciplinava i “Dispositivi supplementari di aderenza”: i cosiddetti Dsa. Questo decreto stabiliva come standard di omologazione la UNI 11313 (che si applicava solo ai dispositivi d’acciaio) emanata nel 2010 o la V5117.
La Motorizzazione civile nel 2012, dopo un ricorso dell’azienda produttrice, aveva bocciato le calze da neve perché non conformi alle norme tecniche di riferimento.
Le calze da neve erano state ritenute non equiparabili alle catene da neve perché conformi alla norma V5121 Austriaca (e non riconosciuta in Italia) riguardante i sistemi di controllo e di stabilità della trazione, e non alla V5117 che riguarda specificamente le catene metalliche.
Da qui ne è nata una diatriba durata 11 anni, e che si è conclusa con la nuova norma entrata in vigore nel 2020.
La nuova norma europea UNI EN 1662-1:2020
A sbloccare la situazione è stata la nuova omologazione europea EN 16662-1:2020 emanata il 27 maggio 2020, recepita in Italia con la UNI EN 16662-1:2020 che ha di fatto parificato le catene da neve in metallo e i dispositivi antiscivolo in tessuto, previo superamento dei test di sicurezza, prestazioni e qualità.
La norma afferma che i dispositivi per essere omologati dovranno rispondere a specifici requisiti di prestazioni verificati mediante l’esecuzione di prove di laboratorio, su pista (innevata e coperta di ghiaccio), e di resistenza all’usura. Superati i test potranno essere utilizzati dove vige l’obbligo di dotazioni invernali.
La novità più importante è che si applica a tutti i dispositivi supplementari di aderenza, indipendentemente dalla tecnologia o dai materiali utilizzati.
La normativa italiana non è stata ancora aggiornata, e il nuovo decreto potrà essere adottato il 2 gennaio 2023 (allo scadere del periodo di notifica da parte della commissione Europea). Essendo però una norma di valenza europea, il MIMS ha comunque dato il via libera all’uso delle calze da neve e di qualsiasi dispositivo conforme.
Quindi: anche se il decreto sarà aggiornato tra 3 mesi, a partire dal prossimo 15 novembre (data entro il quale entrerà in vigore ufficialmente l’ordinanza invernale su molte strade italiane) sarà possibile dotarsi di calze da neve al posto delle catene.
Per chi invece sceglierà di dotarsi di pneumatici invernali (con la marcatura M+S) non cambierà nulla perché sono sufficienti alla circolazine.
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Don’t be mona: be wise, drive sage.
Il Team Saccon Gomme